domenica 4 settembre 2011

Liberarsi dai vecchi legami - PARTE 4 - La famiglia.

Cari Amici,

Eccoci giunti a domenica e il nostro viaggio continua, questa volta verso un tema davvero importante per tutti noi: la famiglia.



Molte cose si dicono sulla famiglia, ma quello che sicuramente non è in discussione è che essa rappresenta la base per la crescita di ogni bambino: lo nutre, lo guida alla scoperta del mondo e lo protegge.
Si potrebbe immaginare che rappresenti il terreno in cui affondiamo le nostre radici, e da cui piano piano cresciamo, il luogo sicuro dove sentirsi "a casa". Mettendo le radici, creiamo una casa per noi stessi, ma non solo la casa fisica, esterna (tutti i mattoni e la calce intorno a noi),bensì costruiamo veramente la casa essenziale dell’"io". “Sono a casa”: le parole stesse donano un senso di pace. L’individuo è ora centrato, radicato, uno ed in pace con la Terra. Cerchiamo di tornare a casa sia fisicamente che psicologicamente, per noi stessi e per coloro che amiamo. Creando una casa, creiamo un luogo di incontro, un santuario, un posto sacro per noi stessi e per gli altri.

Ovviamente per famiglia intendo modo generale il nucleo famigliare stretto, ma qui, in questo momento di riflessione, intendo anche tutti gli altri parenti: zii, nonni e quanti altri fanno parte della nostra famiglia. 
Può succedere che, nonostante la grande armonia familiare che un bambino vive, crescendo abbia avuto esperienze in questo campo che lo hanno profondo ferito e, nonostante il legame di sangue molto forte, lo potrebbe aver portato a provare risentimento, rabbia o qualsiasi altra emozione distruttiva. Allo stesso modo può succedere che l'armonia familiare sia assente fin da bambini, come può succedere anche che la famiglia si spezzi, si rompa.



Parlare di questo argomento è molto difficile, perchè ognuno di noi ha la propria storia familiare, il proprio terreno nel quale piantare le radici per poter crescere. A volte troviamo il terreno più fertile, piacevole e accomodante, altre siamo costretti a mettere radici in terreno sassoso e scosceso.
Ogni esperienza che viviamo, anche la più dura, ci ha portato fin dove siamo oggi e partire da un terreno accidentato non significa necessariamente che durante la vita non possiamo poggiare i nostri passi su un morbidissimo prato verde.

L'invito per questa settimana è di riflettere sul nostro rapporto con la famiglia (includendo anche gli altri parenti) e su quello che abbiamo vissuto, cercando di osservare se siamo legati ancora a delle storie familiari del passato da rancori, rabbia, odio, disprezzo: tutte emozioni che ci tolgono tantissima energia e che magari oggi non hanno più davvero senso ma sono rimaste la.

La tecnica che propongo anche questa volta è la stessa degli scorsi post: 

- Troviamo uno spazio dove per un po' possiamo essere indisturbati, spegniamo i cellulari, il pc e creiamo uno spazio confortevole dove porter stare un po' con noi stessi. A tale scopo è possibile utilizzare anche candele e  incensi  naturali.


- Prendiamo il Diario di Viaggio e mettiamolo vicino a noi.


- Seduti o sdraiati, chiudiamo gli occhi e semplicemente contiamo 21 respiri profondi, e a ogni respiro entriamo sempre di più all'interno di noi stessi.

- Riapriamo dolcemente gli occhi, prendiamo il diario, e cercando di rimanere nella situazione di rilassatezza, cominciamo semplicemente ad annotare tutto quello che ci sorge alla mente, situazioni che ci hanno fatto soffrire e che dalle quali ancora oggi siamo legati attraverso un'emozione negativa. Prendiamoci tempo e non cerchiamo di forzare troppo la memoria se non viene nulla in mente, lasciamo che se c'è qualcosa che vuole affiorare, affiori, siamo semplicemente li disponibili ad accogliere. 

- Non preoccupiamoci della forma grammaticale, o che le frasi siano sconnesse l'una dall'altra, semplicemente accogliamo quello che esce e scriviamo. Quando pensiamo di aver terminato (datevi almeno 10 minuti di tempo), c
hiudiamo di nuovo gli occhi, stringiamo il quaderno a noi, e facendo 3 respiri profondi ringraziamo noi stessi per l'impegno che ci siamo dedicati, tutte le persone coinvolte dai nomi di questo esercizio e tutte le persone che oggi ci hanno fatto giungere fin  qui.

- Alla fine della tecnica tutto quello che SCEGLIAMO di abbandonare più scriviamolo su un foglio pulito sia davanti che dietro.







Ricordiamoci che la nostra famiglia ci ha dato la vita,ci ha nutrito,ci ha vestito, ci ha dato l'opportunità di essere oggi qui e ora, e che tutte le nostre più belle esperienze che abbiamo fatto sono partite dalla loro scelta di farci nascere. Per questo cerchiamo di sentirci grati ricordando che i genitori sono esseri umani con i loro pro e contro.




E anche per questa settimana è arrivato il tempo di salutarci, ricordando a tutti che potete contattarmi tramite Commento su questo blog dove sarò felice di rispondervi, su Facebook o tramite l'email percorsidiconsapevolezza@gmail.com

Un abbraccio a tutti i compagni e le compagne di viaggio,

Simone

Nessun commento:

Posta un commento