martedì 27 settembre 2011

Liberarsi dai vecchi legami - Chiusura dal vivo

Cari amici e amiche,

visto che il percorso ha passato la sua metà, ne approfitto per comunicare a tutti gli interessati a voler venire alla chiusura del percorso dal vivo che la data sarà il Sabato 29 Ottobre dalle ore 18 presso lo spazio immerso nella natura dell'associazione Vividea che si trova a Lanuvio (rm).

L'incontro avrà un costo di partecipazione di 20 € (+ 5 € di tessera annuale dell'associazione per chi non l'avesse).

Ho necessità di organizzare alcune cose quindi vi chiedo se potete confermarmi tramite email a percorsidiconsapevolezza@gmail.com o anche semplicemente tramite commento se parteciperete.

Per tutti quelli che invece non vogliono o possono partecipare all'incontro dal vivo, domenica 30 Ottobre posterò un modo per chiudere da se il percorso.

Grazie a tutti per la collaborazione

Brave  - Simone

Liberarsi dai vecchi legami - PARTE 7 - Amicizia

Cari Amici,

Come state ? con oggi superiamo la metà del percorso e ci troviamo ad affrontare di nuovo un tema importante e delicato: l'Amicizia


L'amicizia al pari delle relazioni amorose, sono tra le esperienze fondamentali che noi esseri umani ci troviamo a vivere. Durante il nostro percorso incontriamo tantissime persone, alcune di queste creano un legame con noi cosi profondo da diventare pilastri della nostra stessa vita.
Gli amici, le amiche ci insegnano una quantità di lezioni, ci fanno da specchio, ci sostengono. A volte durano più delle relazioni amorose, a volte durano solo un'estate, ma ognuna di questa persona ci arricchisce, sia che il rapporto si conclude piacevolmente, sia che accadono situazioni spiacevoli che ci costringono ad allontarci.

Ho trovato un video su Youtube che mi è piaciuto tanto e che lo trovo adeguato a quanto stavo cercando di comunicare, quindi vi lascio alla piacevole visione ( se qualcuno non riesce a vederlo ditemelo che scrivo il testo del video nei commenti )




A volte capita che le ferite che ci lasciano quando il rapporto finisce siano molto profonde, così tanto che il dolore non permette di vedere cosa erano venuti a mostrarci, cosa abbiamo imparato e come ci hanno aiutato a crescere. 
Il perdono è un atto in questo caso estremamente potente e liberatorio che ci dona nuovi occhi, ci può far sentire quella gratitudine, quella gioia di aver condiviso delle esperienze di vita, molto di quello che siamo oggi lo dobbiamo anche alle persone amiche.



Come poter ritrovare questa gratitudine, come riuscire a osservare con nuovi occhi, col cuore, le persone che nonostante consideravamo amici ci hanno fatto soffrire così tanto?
Quello che propongo in questo punto di riflessione è per alcuni versi simile a quello proposto sulle relazioni amorose:

- Troviamo uno spazio dove per un po' possiamo essere indisturbati, spegniamo i cellulari, il pc e creiamo uno spazio confortevole dove porter stare un po' con noi stessi. A tale scopo è possibile utilizzare anche candele e incensi naturali.

- Prendiamo il Diario di Viaggio e mettiamolo vicino a noi.


- Seduti o sdraiati, chiudiamo gli occhi e semplicemente contiamo 21 respiri profondi, e a ogni respiro entriamo sempre di più all'interno di noi stessi.


- Ora immaginiamo la persona con la quale il nostro rapporto di amicizia è terminato in modo doloroso e che ancora oggi ci ha lasciato una ferita, e cerchiamo di collegarci al cuore di questa persona; possiamo immaginare un collegamento che parte dal nostro cuore e arriva al cuore del ex amico o amica. Quando ci sentiamo pronti proviamo a ricordare tutti i bei momenti passati insieme, il tempo trascorso a parlare, l'aiuto che ci siamo dati reciprocamente: è importante ricordare la sensazione di armonia e benessere, scriveteli se volete. 
Ora invece ricordiamo il motivo per cui la relazione si è rotta, potrebbe riportare ad un sensazione di rabbia, di rancore, di senso di colpa, di tristezza. Se sentiamo che ci sono questioni rimaste in sospeso potremmo scrivergli una lettera dove con molta chiarezza gli raccontiamo tutto: il messaggio arriverà fino al suo cuore. 

Ricorda gli amici vengono e vanno sempre nel momento "giusto" e portano con se sempre grandi insegnamenti, a volte per una ragione, a volte per una stagione o a volta per una vita intera.

- Quando abbiamo finito di scrivere su una persona, rileggiamo tutto quello che avete scritto, prima di passare eventualmente ad un'altra.

- Quando abbiamo finito, chiudiamo di nuovo gli occhi, stringiamo il quaderno a noi, e facendo 3 respiri profondi ringraziamo noi stessi per l'impegno che ci siamo dedicati, tutte le persone coinvolte da questo esercizio e tutte le persone che oggi ci hanno fatto giungere fin qui.

Questo esercizio è solo uno dei tanti modi, se ne trovate altri e avete il piacere di condividerli sono ben accetti!


Per concludere l'incontro di oggi volevo invitarvi a riflettere sugli amici che oggi ci accompagnano sul nostro percorso, che ci sostengono, che ci insegnano. Avere un amico, un'amica è davvero un tesoro! Per questo mi sento di voler ringraziare tutti i miei amici e le mie amiche.. provo per tutti e tutte una profonda gratitudine.


E anche per questa settimana è arrivato il tempo di salutarci, ricordando a tutti che potete contattarmi tramite Commento su questo blog dove sarò felice di rispondervi, su Facebook o tramite l'email percorsidiconsapevolezza@gmail.com

Un abbraccio a tutti, Amici e Amiche, compagni e compagne di viaggio,

Brave 

martedì 20 settembre 2011

Liberarsi dai vecchi legami - PARTE 6 - L'alimentazione

Cari Amici,


Eccoci giunti ad un nuovo appuntamento, questa settimana il punto di riflessione si trova sulla nostra salute e la nostra alimentazione.



Alimentazione e salute sono due aspetti strettamente collegati: in molte culture il cibo è la prima forma di medicina ma allo stesso tempo può causare molti disturbi se la nostra alimentazione non è corretta. 

Ma l'alimentazione non è il semplice ingerire cibo e acqua: per alimentazione si intende tutto quello che dall'esterno introduciamo all'interno, come il cibo, l'acqua, ma anche ciò che leggiamo, ciò che ascoltiamo, ciò che vediamo; fa tutto parte della nostra alimentazione.
Alimentare noi stessi è un processo che coinvolge tutto di noi stessi, ed è vero il detto: "Noi siamo ciò che mangiamo". 

A volte capita che abbiamo un'alimentazione "scorretta" che ci danneggia e quando si presenta l'occasione, o la necessità, di doverla cambiare, può succedere che non sia cosi facile riuscire a lasciar andare le vecchie abitudini: ci attacchiamo ad esse e invece di favorire il processo l'ostacoliamo. 
Questo inevitabilmente, nel tempo, logora l'organismo che si ammala: molte malattie hanno come causa proprio questo.

Perché continuare a mangiare un cibo, o bere una bevanda, vedere un programma alla TV, o ascoltare una musica in disarmonia con noi stessi, se sentiamo che ci danneggia ?

Cambiare qualcosa in noi è sempre un lasciare andare ciò che eravamo per andare verso qualcosa di nuovo, e a volte questo cambiamento è appena percettibile, mentre altre volte è totale. Cambiare abitudini alimentari è qualcosa che davvero ci ridefinisce, pensate ad esempio a chi per scelta decide di intraprendere un percorso da vegetariano, quanto cambia la sua vita? anche la scelta di non guardare più la TV porta a un grande cambiamento nella nostra vita: tutt'insieme ci troviamo con tanto tempo a disposizione da poter utilizzare in altro modo. 

Tuttavia è frequente legarsi a un cibo, una bevanda o un modo di essere e anche se ci accorgiamo che esso ci danneggia non lo lasciamo andare, resistendo invece al cambiamento. 

Questa settimana vi invito a riflettere se nella vostra vita esista un qualcosa di cui vi alimentate: cibo, bevande, tv, musica, internet, giochi, che pur sapendo che vi danneggia non riuscite a smettere e a chiedervi semplicemente: "perchè non voglio lasciarlo andare?" 

Il mio suggerimento è sempre quello di crearvi uno spazio esteriore e interiore (vedi post precedenti) adeguato prima di fare questo e scrivere tutto quello che vi viene in mente, tutto quello che sentite.


Anche per oggi è tutto,
un abbraccio grande

Simone

lunedì 12 settembre 2011

Liberarsi dai vecchi legami - PARTE 5 - Le storie sentimentali passate

Cari Amici,

Inizio con lo scusarmi di aver pubblicato oggi invece di ieri come da programma, ma ho avuto degli imprevisti!
ma eccoci giunti a una nuova settimana, come procede? trovate difficoltà? 
oggi il nostro viaggio continua, questa volta ci spostiamo verso le relazioni amorose.




Le relazioni amorose fanno parte della vita di ogni uomo, ci fanno sognare, gioire, soffrire, ci appagano desideri e bisogni profondi. 
Ma quando queste belle esperienze esauriscono tutto ciò che possono dare e il rapporto finisce, che succede al legame che li teneva insieme? 
Spesso si trasforma in una ferita aperta che col tempo si riemargina,  ma realmente non è mai guarita in profondità. Altre volte il distacco viene in maniera totalmente naturale e quello che rimane con noi è la consapevolezza dell'esperienza vissuta. 

Le storie sentimentali passate lasciano sempre qualcosa che fa parte così profondamente della nostra storia personale, della nostra vita, che può accadere che ci attacchiamo, leghiamo, tantissimo al ricordo di ciò che è stato invece di fare tesoro dell'esperienza reale.

Su questo argomento nei giorni scorsi ho avuto l'occasione di confrontarmi con diversi amici e amiche se recidere i legami è un cercare di "buttare i ricordi";
Lavorare sui legami non è un "buttare i ricordi" ma in qualche modo purificarli dai loro contenuti irrisolti che ancora ci "rubano" energia, senza dimenticare che l'esperienza vissuta è qualcosa che va molto più in profondità del ricordo è qualcosa che neanche perdendo la memoria possiamo perdere.

Ed è proprio su questo purificare questi contenuti irrisolti, ai quali a volte ci leghiamo attraverso la sofferenza, o attraverso le cose che non abbiamo mai avuto il coraggio di dire nonostante la rottura, i sensi di colpa, i rancori o qualsiasi altra cosa che sentiamo ancora "non risolta" : ognuno di noi ha il suo vissuto per quanto riguarda le storie sentimentali, passioni, segreti, rifiuti, volte a che ci è mancato il coraggio di fare una determinata azione, in questo campo le sfumature possono essere davvero tante! 

Tutte queste situazioni che ci fanno sentire di avere ancora qualcosa in sospeso con quella persona (che può essere anche un semplice "scusami per come mi sono comportato/a" o un bel "grazie di tutto"), possono essere risolte. 
Per cui vi propongo un bel esercizio che mi hanno trasmesso i miei maestri e che ho avuto già la possibilità di sperimentare in passato e l'ho trovato molto utile:

- Troviamo uno spazio dove per un po' possiamo essere indisturbati, spegniamo i cellulari, il pc e creiamo uno spazio confortevole dove porter stare un po' con noi stessi. A tale scopo è possibile utilizzare anche candele e incensi naturali.

- Prendiamo il Diario di Viaggio e mettiamolo vicino a noi.
- Seduti o sdraiati, chiudiamo gli occhi e semplicemente contiamo 21 respiri profondi, e a ogni respiro entriamo sempre di più all'interno di noi stessi.

- Ora immaginate la persona con cui avete avuto una storia e che sentite che c'è ancora qualcosa in sospeso, cercate di collegarvi al cuore di questa persona; potete immaginare un collegamento che parte dal vostro cuore e arriva al cuore del ex partner. Quando sentite che il collegamento è stato effettuato, prendete il diario e su un foglio pulito scrivetegli una lettera con tutto quello che volete comunicargli, scrivete il più possibile.
Fate una lettera per ogni persona con le quali volete chiudere ciò che c'è di sospeso.

- Quando è finita rileggetela per un'ultima volta, aggiungete se vi esce altro e poi non leggetela più fino a chiusura del percorso.

- Quando abbiamo finito, chiudiamo di nuovo gli occhi, stringiamo il quaderno a noi, e facendo 3 respiri profondi ringraziamo noi stessi per l'impegno che ci siamo dedicati, tutte le persone coinvolte da questo esercizio e tutte le persone che oggi ci hanno fatto giungere fin qui.


Questo è un bellissimo esercizio molto liberatorio!

Vi lascio con un suggerimento, se sentiamo di provare ancora rancore per una persona scriviamogli i motivi del rancore, ma alla fine cerchiamo di perdonare noi stessi e l'altro, ricordandosi che comunque è andata è stata un'esperienza preziosa per noi e che oggi provare ancora rancore non è utile.

Inoltre per chi crede nelle relazioni karmiche, avere una situazione "irrisolta" con un'altra persona può essere la causa per farci reincontrare in un'altra vita allo scopo di risolvere quanto rimasto in sospeso...

E anche per questa settimana è arrivato il tempo di salutarci, ricordando a tutti che potete contattarmi tramite Commento su questo blog dove sarò felice di rispondervi, su Facebook o tramite l'email percorsidiconsapevolezza@gmail.com

Un abbraccio a tutti i compagni e le compagne di viaggio,

Simone

sabato 10 settembre 2011

porta lentamente allo scoperto...

Una bellissima frase di Osho che ho il piacere di condividere


Porta lentamente allo scoperto tutto quello che si nasconde nelle profondità. Alcune cose sono spazzatura e devi liberartene. Altre sono perle di saggezza e devi apprezzarle in tutto il loro splendore. Dietro la tua maschera si nasconde tutto ciò che è represso; e sotto c'è la bellezza della tua vera essenza. Raggiungila.

Osho


domenica 4 settembre 2011

Liberarsi dai vecchi legami - PARTE 4 - La famiglia.

Cari Amici,

Eccoci giunti a domenica e il nostro viaggio continua, questa volta verso un tema davvero importante per tutti noi: la famiglia.



Molte cose si dicono sulla famiglia, ma quello che sicuramente non è in discussione è che essa rappresenta la base per la crescita di ogni bambino: lo nutre, lo guida alla scoperta del mondo e lo protegge.
Si potrebbe immaginare che rappresenti il terreno in cui affondiamo le nostre radici, e da cui piano piano cresciamo, il luogo sicuro dove sentirsi "a casa". Mettendo le radici, creiamo una casa per noi stessi, ma non solo la casa fisica, esterna (tutti i mattoni e la calce intorno a noi),bensì costruiamo veramente la casa essenziale dell’"io". “Sono a casa”: le parole stesse donano un senso di pace. L’individuo è ora centrato, radicato, uno ed in pace con la Terra. Cerchiamo di tornare a casa sia fisicamente che psicologicamente, per noi stessi e per coloro che amiamo. Creando una casa, creiamo un luogo di incontro, un santuario, un posto sacro per noi stessi e per gli altri.

Ovviamente per famiglia intendo modo generale il nucleo famigliare stretto, ma qui, in questo momento di riflessione, intendo anche tutti gli altri parenti: zii, nonni e quanti altri fanno parte della nostra famiglia. 
Può succedere che, nonostante la grande armonia familiare che un bambino vive, crescendo abbia avuto esperienze in questo campo che lo hanno profondo ferito e, nonostante il legame di sangue molto forte, lo potrebbe aver portato a provare risentimento, rabbia o qualsiasi altra emozione distruttiva. Allo stesso modo può succedere che l'armonia familiare sia assente fin da bambini, come può succedere anche che la famiglia si spezzi, si rompa.



Parlare di questo argomento è molto difficile, perchè ognuno di noi ha la propria storia familiare, il proprio terreno nel quale piantare le radici per poter crescere. A volte troviamo il terreno più fertile, piacevole e accomodante, altre siamo costretti a mettere radici in terreno sassoso e scosceso.
Ogni esperienza che viviamo, anche la più dura, ci ha portato fin dove siamo oggi e partire da un terreno accidentato non significa necessariamente che durante la vita non possiamo poggiare i nostri passi su un morbidissimo prato verde.

L'invito per questa settimana è di riflettere sul nostro rapporto con la famiglia (includendo anche gli altri parenti) e su quello che abbiamo vissuto, cercando di osservare se siamo legati ancora a delle storie familiari del passato da rancori, rabbia, odio, disprezzo: tutte emozioni che ci tolgono tantissima energia e che magari oggi non hanno più davvero senso ma sono rimaste la.

La tecnica che propongo anche questa volta è la stessa degli scorsi post: 

- Troviamo uno spazio dove per un po' possiamo essere indisturbati, spegniamo i cellulari, il pc e creiamo uno spazio confortevole dove porter stare un po' con noi stessi. A tale scopo è possibile utilizzare anche candele e  incensi  naturali.


- Prendiamo il Diario di Viaggio e mettiamolo vicino a noi.


- Seduti o sdraiati, chiudiamo gli occhi e semplicemente contiamo 21 respiri profondi, e a ogni respiro entriamo sempre di più all'interno di noi stessi.

- Riapriamo dolcemente gli occhi, prendiamo il diario, e cercando di rimanere nella situazione di rilassatezza, cominciamo semplicemente ad annotare tutto quello che ci sorge alla mente, situazioni che ci hanno fatto soffrire e che dalle quali ancora oggi siamo legati attraverso un'emozione negativa. Prendiamoci tempo e non cerchiamo di forzare troppo la memoria se non viene nulla in mente, lasciamo che se c'è qualcosa che vuole affiorare, affiori, siamo semplicemente li disponibili ad accogliere. 

- Non preoccupiamoci della forma grammaticale, o che le frasi siano sconnesse l'una dall'altra, semplicemente accogliamo quello che esce e scriviamo. Quando pensiamo di aver terminato (datevi almeno 10 minuti di tempo), c
hiudiamo di nuovo gli occhi, stringiamo il quaderno a noi, e facendo 3 respiri profondi ringraziamo noi stessi per l'impegno che ci siamo dedicati, tutte le persone coinvolte dai nomi di questo esercizio e tutte le persone che oggi ci hanno fatto giungere fin  qui.

- Alla fine della tecnica tutto quello che SCEGLIAMO di abbandonare più scriviamolo su un foglio pulito sia davanti che dietro.







Ricordiamoci che la nostra famiglia ci ha dato la vita,ci ha nutrito,ci ha vestito, ci ha dato l'opportunità di essere oggi qui e ora, e che tutte le nostre più belle esperienze che abbiamo fatto sono partite dalla loro scelta di farci nascere. Per questo cerchiamo di sentirci grati ricordando che i genitori sono esseri umani con i loro pro e contro.




E anche per questa settimana è arrivato il tempo di salutarci, ricordando a tutti che potete contattarmi tramite Commento su questo blog dove sarò felice di rispondervi, su Facebook o tramite l'email percorsidiconsapevolezza@gmail.com

Un abbraccio a tutti i compagni e le compagne di viaggio,

Simone